Casale dello Sparviero

Il Casale dello Sparviero

Tre generazioni di viticoltori

All’inizio degli anni 1970 Olindo Andrighetti, un imprenditore veneto, compra la tenuta e la fattoria di Campoperi, nei pressi di Siena, circondata da vigneti, ulivi, foreste e terreno coltivabile. Percependo un grande potenziale per la produzione vinicola, Olindo rinnova completamente la fattoria e la trasforma in una tenuta vinicola nel 1972.

Nel 1994 Ada Andrighetti, la figlia di Olindo, prende il controllo dell’azienda, acquisisce la tenuta confinante di Casale e la trasforma in un nuovo centro operativo e produttivo, dando ufficialmente vita al Casale dello Sparviero. Ada fa ripiantare tutti i vigneti e adotta un modello di business moderno.

Negli anni a seguire, Arrigo Barion, il figlio di Ada, inizia a contribuire alla gestione della tenuta. Arrigo, rappresentando la terza generazione di produttori vinicoli nella famiglia Andrighetti, è pronto per condurre Casale dello Sparviero attraverso il ventunesimo secolo e a consegnarlo alla prossima generazione.

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Un pensiero verso il futuro

“Quando mio padre, alla metà degli anni ’70, decise di investire in Toscana restai incantata dalla natura che circondava la fattoria. Capii ben presto che dietro ad una bottiglia di vino si nascondeva un mondo di passione e fatica che richiedeva anni per mostrare i propri frutti.

La stessa passione tramandata da mio padre Olindo ho cercato di trasmetterla ad Arrigo, mio figlio, fermamente convinta che il nostro lascito passi anche attraverso l’emozione di stappare una bottiglia di Chianti Classico contornati dai propri affetti”.

Ada Andrighetti

Enologi straordinari

Famosi nel mondo, tra i migliori nei loro campi in Italia e conosciuti con il soprannome di Mister Sangiovese, gli enologi Franco Bernabei e Matteo Bernabei ci assistono nel perfezionare i nostri vini anno dopo anno. 

l loro approccio innovativo e metodologicamente avanzato alla vinificazione, ha portato molti vini italiani all’eccellenza, tra cui – ovviamente – il Sangiovese. 

l loro credo è semplice: per fare un grande vino bisogna avere amore e rispetto per la terra e per il vino che vengono sempre prima. Siamo molto orgogliosi di averli nella nostra squadra

Un po' di storia

Monaci, pellegrini e botti di vino

La tenuta di Casale dello Sparviero comprende le tre località di Campoperi, Casale e Paronza nel comune di Castellina in Chianti, in provincia di Siena.

L’edificio più antico della tenuta, quello di Casale, fu costruito durante il IX secolo come torre fortificata per il controllo della zona. Subì modifiche fino al XVII secolo, quando venne convertito in monastero e successivamente in fattoria.

Il nostro vigneto più antico è quello di Paronza, le cui tracce storiche risalgono al 1169. Il Papa del tempo, Alessandro II, donò questo vigneto ai monaci dell’Hospitale di Santa Maria in Paronzola, una locanda dedicata ai pellegrini che percorrevano la Via Francigena, affinché potessero produrre vino per i propri ospiti. Questo significa che Paronza è votata alla produzione di vino dal XII secolo. Oggi il vigneto di Paronza produce il miglior vino di Casale dello Sparviero, il Chianti Classico Gran Selezione Paronza.

Lo sparviero, simbolo di eleganza e forza

La nostra tenuta prende il nome dallo sparviero. Questo elegante rapace della famiglia accipitridi vive e prolifica presso la nostra tenuta da tempo immemore e ancora nidifica nelle buche pontaie del nostro antico edificio di Casale. I piccoli si possono avvistare in primavera.

Lo sparviero è un animale forte, nobile ed elegante, che ben riflette lo stile e la natura dei nostri vini.

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